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Venerdì, 19 Aprile 2024
Flaminio Flaminio / Piazzale Manila

Stadio Flaminio, musica e fiaccole per la riapertura: "Può creare molto lavoro"

L'iniziativa è stata organizzata dall'asseciazione Radici e dal Comitato dei disoccupati per il Lavoro minimo garantito. Scrive l'assessore Masini: "Il futuro della struttura è una nostra priorità"

Musica, un dibattito e una fiaccolata per tenere alta l'attenzione su “uno spazio vuoto lasciato inspiegabilmente in stato di abbandono ormai da tempo”: lo stadio Flaminio. È l'iniziativa messa in campo ieri dall'associazione Radici e dal Comitato di disoccupati per il Lavoro minimo garantito: “Da mesi ci battiamo per la sua riapertura perché pensiamo che possa essere un'importante fonte di lavoro per i disoccupati ma anche un importante spazio culturale e sportivo per la città” spiega a Romatoday Andrea Mosetti. “Non solo lo stadio. C'è una piscina abbandonata che potrebbe essere riattivata in poco tempo, spazi per bar,  ristoranti e molte altre attività. C'è un mondo sportivo che lavora 'sottotraccia' rispetto a quello 'ufficiale', penso per esempio a quello dei disabili, che necessità di spazi. Lo stadio Flaminio potrebbe essere una risposta” continua.

Abbandonato anche dal rugby, la struttura progettata da Nervi per le Olimpiadi del 1960 è chiusa ormai dal 2011. Al centro delle proposte per la sua 'rinascita' però non c'è solo lo sport. Associazione Radici e  Comitato di disoccupati per il Lavoro minimo garantito pensano anche ai concerti. “A pochi passi da quella struttura ci sono l'Auditorium e il Maxxi. È un'ottima posizione. Anche noi nei mesi scorsi abbiamo organizzato un concerto per riaccendere l'attenzione sulla struttura” spiega. Sul palco c'erano molti artisti romani da Piotta ai Radici nel Cemento. Ma il ricordo corre fino a Vasco Rossi e alla musica internazionale. A quel 2002 quando ad esibirsi nella struttura fu Roger Waters.

Presenti all'iniziativa di ieri anche alcuni esponenti politici. Tra questi il senatore siciliano, ex Movimento cinque stelle, Francesco Campanella e l'ex parlamentare Paolo Cento. “Ci hanno sostenuto anche i consiglieri capitolini di Sel che però non hanno potuto essere qui perché dovevano votare il bilancio”.

Qualcosa nei prossimi mesi però potrebbe muoversi. Lo ha scritto nero su bianco  l'assessore allo Sport Paolo Masini che alle associazioni organizzatrici ha scritto una lettera: “Il futuro dello stadio Flaminio rappresenta per noi una priorità” scirve l'assessore. “Il destino di questo impianto si lega alle vicende dei vari affidamenti e dinieghi che negli ultimi anni lo hanno caratterizzato, per terminare con l'ufficializzazione della rinuncia da parte della Figc ufficializzata solo lo scorso 20 febbraio”. Il Campidoglio infatti è al lavoro: “I nostri uffici sono in questo momento al lavoro per elaborare la strategia di sviluppo e di "restituzione alla città" di questo stadio che necessita di un forte sforzo economico per garantire gli interventi di manutenzione straordinaria necessaria a garantire il ritorno in attività. Riteniamo che proprio nell'ambito delle opportunità aperte dalle soluzioni di affidamento e di riqualificazione attualmente allo studio da parte dall'amministrazione, sarà possibile individuare formule in grado di favorire l'impiego dei lavoratori in mobilità e disoccupati nei bandi di gara delle opere di pubblico interesse”.

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