II Municipio, continua il programma 'Operazione salvavita': in 400 alla Biblioteca Nazionale

Si arricchisce il programma "Operazione salvavita" voluto dall'assessorato alle Politiche Educative del II Municipio. 400 persone si riuniscono oggi alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma per partecipare al corso di disostruzione pediatrica organizzato dal II Municipio di Roma Capitale.  

"Abbiamo cominciato con eventi spot sperimentali e poi, attivando energie e risorse" spiega l’Assessore Emanuele Gisci "abbiamo avviato un percorso strutturato di politiche salvavita che ora è diventato triennale. A distanza di un anno e mezzo ci sono i volti, le storie e i sorrisi di tutte le persone che abbiamo incontrato. E ci sono anche i numeri che raccontano i passi fatti e quelli ancora da fare".

Fino ad oggi sono stati formati dal dottor Marco Squicciarini 3000 genitori dei 9500 bambini (da 0 a 11 anni) che frequentano le scuole del Municipio. Un terzo di questi bambini vive in un nucleo familiare in cui almeno una persona ha gli strumenti per salvargli la vita in caso di ostruzione delle vie aeree. Se consideriamo sia le mamme che i papà i genitori formati sono circa il 16%. Anche 70 tra educatrici ed educatori della scuola dell’infanzia (5 per ogni plesso) hanno oggi un attestato “salvavita” e sanno cosa fare se un bambino è in difficoltà ingerendo una caramella o un boccone troppo grande. Sono stati installati i defibrillatori in quattro scuole e un altro è  in arrivo nelle prossime settimane. Due grandi eventi entro la fine dell’anno chiuderanno questa prima fase e potranno accogliere altre 1000 persone. Quello di oggi alla Biblioteca Nazionale e l’altro il 6 dicembre al Teatro Parioli.
 
"In questi anni ogni persona che ha partecipato a un corso, promosso un incontro, condiviso un articolo ha contribuito a sensibilizzare il nostro Paese su un tema così delicato”, ha dichiarato la presidente del II Municipio Francesca del Bello. Ma ancora non basta: la rivoluzione sarà compiuta solo quando saranno cardioprotette tutte le scuole, gli uffici, i centri anziani, i condomini, i ristoranti e ogni luogo di aggregazione e noi continueremo su questa strada con una programmazione triennale. Nel contempo siamo a disposizione di tutti coloro che desiderano occuparsi a vario titolo della diffusione delle tecniche e della cultura salvavita. Perché la nostra esperienza possa essere ampliata e migliorata con nuove idee, stimoli e l’entusiasmo di chi incontreremo”.