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Villa Borghese: una condotta idrica mette a rischio la Valle dei Platani

Finisce in consiglio municipale il progetto dell'Acea per la costruzione di una condotta idrica. Il Comitato amici di Villa Borghese e il WWF si oppongono. I consiglieri Pdl: “Troveremo una soluzione”

Gli alberi e il secondo municipio, un rapporto difficile, fatto di progetti, proteste e piante da abbattere. Dopo quanto sta accadendo a viale del Vignola, un nuovo fronte caldo si apre a Villa Borghese, dove l'Acea ha in progetto di costruire una condotta idrica che metterebbe a rischio degli alberi storici.

I FATTI E LE DENUNCE
La denuncia è del Comitato “Amici di Villa Borghese” il cui presidente Lionello Gasparini, nel corso di un consiglio straordinario sull'argomento ha spiegato: “A questo progetto, attualmente in fase di studio,  noi ribadiamo la nostra ferma contrarietà. La costruzione della condotta infatti non è consentita in un Parco di enorme prestigio mondiale come Villa Borghese”. Le uniche attività possibili all'interno di un parco del genere sono infatti attinenti alla conservazione,  al restauro e alla manutenzione della Villa,  secondo quanto regolato e disciplinato dal decreto legislativo  del 22 Gennaio 2004 n. 42. 

Oltre a questa preclusione imposta dalla legge esiste poi un serio pericolo per l'ambiente e l'alberatura stessa di Villa Borghese. “La realizzazione di questa condotta idrica”, denuncia Gasparini, “metterebbe infatti seriamente a rischio la salvaguardia delle alberature dell’attigua Valle dei Platani”. D'accordo anche il presidente di WWF Lazio, la dottoressa Vanessa Ranieri. La costruzione della condotta, secondo l'associazione ambientalista, rappresenterebbe una violazione del codice dei Beni Culturali e della legge regionale sulla tutela e salvaguardia del verde e l’ambiente. “Chiediamo al II Municipio” ha aggiunto il presidente del WWF Lazio, “di farsi garante del rispetto delle normative locali,  nazionali e comunitarie che disciplinano la salvaguardia del nostro paesaggio ambientale”

LA POSIZIONE DEI CONSIGLIERI
Nel corso del consiglio straordinario voluto dai consiglieri del PD è intervenuta il Capogruppo del PdL Maria Claudia Mastrapasqua. “A breve”, ha spiegato, “verrà effettuato un sopralluogo di carattere tecnico da parte dell’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune di Roma,  in modo tale da dipanare,  nel piu’ breve lasso di tempo possibile,  questa enorme e problematica situazione,  ovviamente nel pieno rispetto del verde della nostra città,  e nella salvaguardia dei platani”.  Il Consigliere e Delegato all’Ambiente del II Municipio,  Pietro Cassiano,  ha invece garantito che “si sarà un intervento affinchè venga trovato un valido percorso alternativo a questi lavori di scavo,  tenendo conto,  ovviamente,   degli interessi e delle istanze della cittadinanza locale”. 

Il Consigliere Pd Alessandro Ricci che è  uno dei principali firmatari di questo ordine del giorno,  ha ribadito “la necessità che i lavori di questo acquedotto siano urgentemente spostati,  e che si ponga attenzione alla tutela e salvaguardia della Valle dei Platani”.
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