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Cartelloni abusivi, via quello sulla Salaria. Legambiente: "E' una vittoria"

Dopo il bliz sulla Salaria organizzato da Legambiente lo scorso dicembre, il mega cartellone abusivo viene tolto. Ma l'associazione annuncia che la lotta contro gli impianti publbicitari abusivi non si ferma qui

Recita il detto: "Chi la dura la vince". E Legambiente lo sa bene. Dopo le numerose iniziative contro i cartelloni pubblicitari abusivi, finalmente l'associazione ambientalista incassa una prima vittoria. Lo scorso 15 dicembre Legambiente aveva organizzato un blitz contro il maxi cartellone su via Salaria. Adesso, quell'impianto non c'è più. I volontari di Legambiente Lazio e del Circolo Legambiente “Sherwood” avevano imbustato e oscurato con un telo con la scritta “Abusivo” un cartellone maxi-size delle dimensioni di 9 metri per 3, installato sul bordo della Salaria, poco prima dello svincolo per Prati Fiscali. Un manifesto, fa sapere l'associazione, tre volte fuorilegge, per le dimensioni (quelle massime consentite sono di 4 per 3) e per la posizione all’interno della Riserva Naturale della Valle dell’Aniene in quanto contravviene al divieto di pubblicità nei parchi e nel bel mezzo di molteplici incroci. Alcuni giorni dopo il blitz sulla Salaria, Legambiente ha proseguito la sua battaglia, "prendendo di mira" un'altra istallazione abusiva, quella all'Eur, in Piazzale del Lavoro, che come fa sapere la stessa associazione, è il più grande impianto pubblicitario abusivo di Roma.

IL LAVORO NON E' FINITO - “Festeggiamo una prima vittoria dopo il blitz e l'esposto di Legambiente, ma ora devono essere eliminate anche le due plance che rimangono fuorilegge perché sono dentro alla Riserva dell'Aniene e nel bel mezzo di un incrocio - hanno dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, e Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio -. Ora aspettiamo anche un intervento, che ancora invece non è arrivato, sull'ecomostro pubblicitario di Piazzale del Lavoro, un mega cartellone da 160 metri quadri".

LA BATTAGLIA CONTINUA - La battaglia di Legambiente non finisce qui, e l'associazione annuncia nuove iniziative. "Mentre la Procura indaga, nelle prossime settimane continueremo, con comitati e associazioni, la battaglia contro questi mostri per destare il Comune di Roma da un'inerzia ingiustificabile e soprattutto arrivare all'approvazione del piano regolatore degli impianti pubblicitari, che fissi regole precise e batta l'illegalità.”

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