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Il Mercato Vescovio non andrà in Largo Somalia

Il consiglio del II municipio ha votato un ordine del giorno contrario allo spostamento del mercato da via Stimigliano al quartiere Salario. Il Comitato “Cittadini di Via Fara Sabina” chiede però tempi certi per lo spostamento del mercato

E’ un no secco e risoluto quello che hanno espresso i moltissimi cittadini residenti della zona di via Fara Sabina al Mercato Vescovio. I cittadini sono intervenuti ieri nel corso del consiglio straordinario del II municipio convocato in merito alla questione dello spostamento del mercato di Piazza Vescovio da via Stimigliano a Largo Somalia. Un'ipotesi quest'ultima che sembra tramontare, vista la votazione dell'ordine del giorno contrario alla nuova sede. Non sembra invece esserci soluzione per l'allontamento da via Stimigliano del Mercato stesso, visto che un altro ordine del giorno, del Pd, che chiedeva appunto l'impegno del II municipio allo spostamento, è stato respinto.

LA DENUNCIA DEI CITTADINI
Il Vice Presidente del Comitato “Cittadini di Via Fara Sabina”,  Dott. Petta,  ha ribadito “la netta contrarietà,  anche da parte dei residenti di Via Fara Sabina,  di trasferire questo mercato nella zona di Largo Somalia,  in quanto essa costituisce una sede inidonea e assolutamente impropria,   ma,  soprattutto,  perchè il problema non verrebbe risolto,  ma solo “dislocato”  in altra sede”. Lo stesso Dott. Petta  ha,  inoltre, ribadito che “esistono dei gravi disagi correlati al traffico,  oltre a delle problematiche legate al degrado urbano e all’emergenza ambientale, disturbi alla quiete e tranquillità pubblica, con pesanti ripercussioni per la salute degli abitanti della  zona”.

  Il mercato di via Stimigliano crea problemi al traffico e alla salute degli abitanti della zona
 
La richiesta del comitato al II municipio è quello di fissare una data perentoria entro la quale il mercato sarà tolto definitivamente da Via Stimigliano. Contenstualmente secondo il comitato bisogna individuare,  nel più breve lasso di tempo possibile,  una nuova e possibile sede adeguata,  che non sia,  però,  nuovamente nè Via Fara Sabina nè Via Stimigliano.
“Nel frattempo”,  conclude Petta, “mi auguro che venga presa in netta considerazione,  come soluzione intermedia e temporanea alla vicenda,  la possibilità di redistribuire gli operatori del mercato all’interno dei cosiddetti mercati coperti”. 

IL LAVORO DEL CONSIGLIO
Una volta esauriti gli interventi dei cittadini,  si è dato ampio spazio agli interventi dei Consiglieri,  sia di maggioranza PdL che di opposizione Pd.  Da evidenziare il fatto che,  nel corso dei vari interventi susseguitisi ,  sono emerse delle posizioni condivise e convergenti,  ossia tutti i Consiglieri di maggioranza e di opposizione  hanno sostanzialmente ribadito che “Largo Somalia non puo’ essere una sede idonea per trasferire il mercato Vescovio,  in quanto si tratta di una sede inidonea e impropria che non è confacente ad ospitare una struttura di ben 1300 metri quadrati”.  A questo proposito,  per ben meglio delucidare il quadro della situazione,  sono stati presentati due ordini del giorno,  di cui uno a firma di alcuni Consiglieri del gruppo PdL(Cappiello,  Inches,  Chiappetti,  Bonetti e Martelli),  e uno a gruppo del Pd.  Il primo è stato approvato con 13 voti favorevoli e 7 astenuti,  il secondo è stato respinto a maggioranza. 

Nel primo ordine del giorno viene ribadita la volonta’ di “ escludere il sito di Largo Somalia come sede idonea al trasferimento del Mercato Vescovio,  cosi’ come rappresentato dallo studio effettuato da Risorse per Roma,  il quale definisce l’area in questione troppo limitata per ospitare il mercato con relativo parcheggio e servizi”. 

Sempre nel medesimo ordine del giorno a firma gruppo PdL,  si richiede “di impegnare il Presidente e la Giunta  del II Municipio  in processi di consultazione popolare nel quadrante del mercato in oggetto,  al fine di comprendere meglio le esigenze dei cittadini del territorio,  in merito alla presenza stessa del mercato e al suo futuro assetto proprio  e definitivo in altra sede” -  e,  infine,  “di avviare,  di concerto con il Dipartimento VIII Ufficio Mercati,  il censimento delle postazioni libere
dei mercati coperti  e dei plateatici attrezzati del Comune di Roma,  e,  piu’ nello specifico,  del II Municipio”. 

L’ordine del giorno a firma gruppo Pd,  chiedeva,  invece,   “di escludere Largo Somalia come sede per il trasferimento del Mercato Vescovio,   ma di non ripristinarlo ne’ in Via Fara Sabina ne’ in Via Stimigliano,  ma ad adoperarsi affinche’ venga,  al piu’ presto,  individuata una sede adeguata e definitiva,  tenendo conto delle istanze e delle esigenze della cittadinanza locale residente”.

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