Italiani fermati a Il Cairo, sit in di protesta all'ambasciata egiziana
Il 31 dicembre 2009 si è svolto un presidio, presso l'ambasciata egiziana di via Salaria per esprimere solidarietà a un gruppo numeroso di attivisti, tra cui molti romani, bloccati a Rafah
Oggi, 31 dicembre 2009, dalle ore 16,00, presso l'ambasciata egiziana di via Salaria, si è svolto un presidio per esprimere solidarietà a un gruppo numeroso di attivisti, (un centinaio) pro-palestina, italiani ed europei, che volevano recarsi a Gaza, tramite il valico egiziano di Rafah, per partecipare alla Gaza Freedom March.
Gli attivisti, tra cui molti romani, erano diretti a El Arish (vicina alla frontiera con Gaza) ma, al momento di uscire dall'hotel sono stati bloccati e quindi fermati dai poliziotti egiziani.
Il presidio, indetto dal Formum Palestina, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone tra romani e membri della comunità palestinese di Roma; tra cui diversi bambini e bambine. La normale viabilità della zona non ha risentito della presenza del presidio che non ha invaso i sensi di marcia.
Via Salaria è stata animata da numerose bandiere, striscioni, fumogeni che, senza alcun incidente, hanno insolitamente colorato un pezzo di Roma in un giorno solitamente dedicato esclusivamente al divertimento. Negli occhi e nei sorrisi dei bambini e delle bambine palestinesi presenti, si leggeva il più vero degli auguri di un 2010 di Pace.
Gli attivisti, tra cui molti romani, erano diretti a El Arish (vicina alla frontiera con Gaza) ma, al momento di uscire dall'hotel sono stati bloccati e quindi fermati dai poliziotti egiziani.
Il presidio, indetto dal Formum Palestina, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone tra romani e membri della comunità palestinese di Roma; tra cui diversi bambini e bambine. La normale viabilità della zona non ha risentito della presenza del presidio che non ha invaso i sensi di marcia.
Via Salaria è stata animata da numerose bandiere, striscioni, fumogeni che, senza alcun incidente, hanno insolitamente colorato un pezzo di Roma in un giorno solitamente dedicato esclusivamente al divertimento. Negli occhi e nei sorrisi dei bambini e delle bambine palestinesi presenti, si leggeva il più vero degli auguri di un 2010 di Pace.