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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Villa Ada, il 21 luglio riapre l'area chiusa per gli alberi caduti

Recintata dal febbraio scorso, la sua chiusura aveva sollevato le proteste dei cittadini. Oggi l'annuncio dell'assessore Marino: "Oggi il via libera della Soprintendenza, dal 1 luglio iniziano i lavori"

Era stata chiusa nel febbraio scorso, in seguito al crollo di quattro alberi, tra cui un grosso pino, su un'area giochi. I cittadini avevano anche organizzato una raccolta firme e un flash mob di protesta. Oggi la notizia: Villa Ada riaprirà completamente al pubblico entro il 21 luglio. A comunicarlo con una nota è l'assessore all'Ambiente di Roma Capitale Estella Marino. A sbloccare i lavori del Servizio Giardini che inizieranno il primo luglio, il parere positivo della Soprintendenza di Stato. "Un parere con cui si conclude l'iter amministrativo previsto per avviare i lavori" spiega l'assessore.

Ora il Servizio Giardini "procederà con l'abbattimento dei pini risultati a rischio crollo, perché insistenti su una zona tufacea che non ha permesso l'attecchimento dell'apparato radicale". Gli alberi verranno sostituit e ripiantati il prossimo autunno "nella stagione adatta per mettere nuove piante a dimora, secondo un percorso di condivisone con il Municipio e con i tanti comitati e romani che in questi mesi hanno dimostrato un grande interesse per il ripristino dell'area" continua Estella Marino. L'area verrà inoltre ripulita, gli alberi potati e l'erba sfalciata. 

L'assessore ricostruisce quanto fatto in questi mesi per permettere la riapertura dell'area: "Subito dopo il crollo del pino, si è reso necessario chiudere la zona interessata per effettuare un attento e specifico monitoraggio strumentale su ben 300 alberature. Per questi motivi il controllo, affidato a tecnici esperti, ha richiesto un paio di mesi che hanno portato alla consegna della relazione tecnica il 13 maggio da cui è emersa la necessità di sostituire una cinquantina di alberature a rischio crollo. Essendo Villa Ada una zona sottoposta a vincolo paesaggistico, la procedura amministrativa impone la convocazione della Conferenza dei Servizi con il Dipartimento Tutela Ambientale, la Sovrintendenza comunale e quella statale (oltre al coinvolgimento del Corpo Forestale) che deve esprimere parere favorevole prima di dare l'avvio ai lavori. Parere arrivato oggi. I tempi, quindi, sono stati dettati da procedure amministrative ineludibili". 

"È stato fatto da Roma Capitale tutto il necessario" aggiunge E. Marino "per ridare l'area chiusa (30 ettari su 160) ai cittadini ma allo stesso tempo assicurare la loro incolumità e rispettare le leggi. Oggi, inoltre, il nostro Dipartimento ha depositato una denuncia contro ignoti presso i carabinieri perché la recinzione, messa a tutela della sicurezza dei romani, viene continuamente divelta".

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