Una ciclabile tra i pini di Corso Trieste, l'idea agita il quartiere: "E' dannosa"

Unire il versante dei Parioli con quello della Nomentana attraverso un percorso ciclabile che si snodi tra le vie dei quartieri. Un obiettivo che potrebbe essere raggiunto con la realizzazione di una pista ciclabile che per un tratto correrebbe tra i pini di Corso Trieste. 

Una ciclabile tra i pini di Corso Trieste

Il troncone di un percorso ciclopedonale più ampio previsto da via Panama a viale XXI Aprile: giù per via Chiana per poi immettersi su Corso Trieste sfruttando l’aiuola centrale, in mezzo agli alberi, fino a piazza Istria da dove imboccherebbe via di Santa Costanza fino quindi alla ciclabile Nomentana. 

"Solo una delle ipotesi"

"Nessun progetto, per adesso solo un'idea" - spiega Carlo Manfredi, capogruppo Pd e membro del gruppo di lavoro sulla ciclabilità istutuito in Municipio II. "Quella della pista ciclabile tra i pini di Corso Trieste è solo una delle ipotesi di percorso di cui abbiamo parlato, ma non c'è nulla di concreto. Anzi, essendo emerse alcune controindicazioni probabilmente è un'opzione che verrà accantonata in favore di altre modalità. Tuttavia nulla è ancora stato deciso se non l'obiettivo che vogliamo perseguire: sviluppare una rete ciclabile nel nostro territorio per favorire così il trasporto ecocompatibile, in questo periodo storico più utile che mai. Ma qualsiai decisione - ha sottolineato Manfredi - sarà presa con la partecipazione dei cittadini. Per adesso siamo solo ad una primordiale fase di studio". 

"No alla pista fra i pini"

Ma sulla presunta pista ciclabile tra i pini di Corso Trieste già si levano i primi malumori. "Tale progetto, nel caso venisse effettivamente realizzato, è da un lato molto dannoso per la salute dei pini di Corso Trieste le cui radici verrebbero sicuramente rovinate e/o tagliate nel corso dei lavori, e dall’altro non consentirebbe più l’uso da parte di tutti i cittadini di uno spazio verde comune come è quello dell’aiuola centrale di Corso Trieste. Noi crediamo che la pista ciclabile non debba sottrarre spazi verdi comuni ai cittadini, ma debba invece sottrarre spazi a quelli già dedicati al traffico motorizzato per trasformarli, per l’appunto, in spazi più ecologici” - il commento del comitato Salviamo i Pini di Corso Trieste. 

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Italia Nostra

Un appello al quale si è unita anche Italia Nostra: "In attesa di decisioni concrete di tutela e messa in sicurezza, su Corso Trieste aleggia ora il pericolo di un malaugurato progetto di pista ciclabile. Progetto in totale contrasto con tutela e messa in sicurezza della alberata, ma anche contrario agli elementari diritti d’uso dello square centrale per la sosta, la percorrenza pedonale, il godimento di questa minima porzione di verde, in un quartiere che ne è assai povero. Una pista ciclabile tra i due filari, nel caso venisse effettivamente realizzata, - spiega l'associazione - sarebbe estremamente dannosa per i pini, poiché a causa dello spazio ristretto andrebbe a stringersi intorno al colletto degli alberi. Mentre ancora una volta si correrebbe il rischio di lavori che attentano alle delicate radici dei pini. Mettendone in pericolo la stabilità". 

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Ci sono poi simboli e panorami caratteristici della città da preservare: anche per questo nei mesi scorsi il grande movimento a difesa dei pini di Corso Trieste a rischio abbattimento. "La questione non è banale. Sono in gioco elementi iconici della città, che vengono minacciati dopo e parallelamente alle brutte storie della falsa 'rigenerazione urbana', ai danni dei Villini novecenteschi a partire dal caso sciagurato della demolizione di Via Ticino fino ad arrivare a Villa Paolina di Mallinckrodt che rischia di diventare come un orso impagliato".