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Omofobia al Giulio Cesare, parla la Mazzucco: "Il mio racconto strumentalizzato e svuotato di senso"

Dopo le polemiche nate al liceo Giulio Cesare, il 7 maggio la scrittrice ha incontrato il pubblico per parlare del suo contestato romanzo

“Non ragionate in astratto. Conoscete e tenete gli occhi aperti sulle bellezze e la varietà della vita. Ogni storia ha la sua unicità e ciò la rende bella”. Questo Melania Mazzucco risponde ai ragazzi che, il 28 aprile, hanno manifestato davanti al Liceo Classico Giulio Cesare. Insieme ad alcune associazioni, contestavano l’inserimento tra le letture proposte al ginnasio di “Sei come sei”, undicesimo romando della scrittrice romana.

LA STORIA – La storia è quella di Eva, una ragazzina con due papà. “E’ un romanzo che ha al centro il rapporto universale tra un padre e una figlia. E’ un racconto di dolcezza e mi dispiace che sia stato strumentalizzato perché questo lo svuota di senso”, ha continuato la Mazzucco durante l’incontro del 7 maggio alla libreria-bistrot ‘Tra le righe’. E del resto la strumentalizzazione è testimoniata dal fatto che la critica si è accanita su un solo brano particolare di tutto il testo.  

LA FAMIGLIA - Un brano che dipinge la scena di un rapporto omossessuale, ma non rende giustizia del tema generale di “Sei come sei”. Quello appunto della famiglia che, non nuovo per la Mazzucco, questa volta è affrontato dalla prospettiva omogenitoriale, appena conosciuta in Italia. “Io mi sono sempre interessata di famiglie. Ne ho sempre parlato. Ho raccontato la paternità e maternità da tutte le angolazioni. Ho sempre voluto descrivere qualcosa che non ha immaginario e racconti. Il libro non è ispirato a un fatto vero. E’ piuttosto una metafora sulla generazione che si richiama anche a immagini della mitologia. Volevo dare ai lettori un’esperienza che non conoscevano”, ha sottolineato ancora l’autrice.

L’IDEOLOGIA – Il valore del romanzo dunque è tutto nel lato umano che dipinge, nell’esperienza che regala ai lettori. E non certo nell’espressione di una particolare ideologia. Anche se ideologica è stata la contestazione che, nata dall’incapacità di accettare la ‘normalità’ di ciò che il libro descrive, ha colpito l’autrice per la sua volgarità.

Le famiglie composte da genitori omosessuali, i figli nati dalle nuove tecnologie sono una realtà che ormai appartiene al mondo. Un po’ meno all’Italia che ad altri paesi. “E’ perciò importante che la scuola presenti anche questa verità, in modo che gli studenti comprendano appieno il mondo che li circonda e ciò che succede”. Una cosa non scontata, come testimoniano le polemiche di studenti e associazioni.

IL LATO POSITIVO DELLE POLEMICHE – D’altro canto, pur nella negatività dell’episodio, qualcosa di positivo queste contestazioni lo hanno lasciato. Lato positivo sottolineato da Alessandra Cattoi, Assessore alla scuola, infanzia, giovani e pari opportunità di Roma Capitale: “Grazie al polverone che si è alzato intorno al libro, abbiamo avuto modo di riparlare e sottolineare la questione dei diritti degli omossesuali”.

E poi, nonostante tutto, positivo vuole anche vedere Melania Mazzucco. “L’Italia è un paese strano. Succedono queste cose ma anche cose belle. Del resto i protagonisti del mio libro scommettono sull’Italia perché credono nella nostra terra. Lo stesso Giulio Cesare è un Liceo innovativo. Viviamo in un Paese molto complesso e per questo non dobbiamo farci imprigionare dagli stereotipi che qualcuno fabbrica”, ha concluso la scrittrice.

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