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Quartiere Trieste, chiude per lavori il parcheggio Atac di via Chiana: "Non conosciamo i tempi"

Giovedì mattina la protesta dei cittadini

Chiuso temporaneamente, a data da destinarsi. È scattato subito l'allarme tra i cittadini che usufruiscono del parcheggio interrato di proprietà comunale e gestito da Atac in via Chiana 105, nel quartiere Trieste. Sabato scorso si sono ritrovati sulle proprie auto questo messaggio: "Si informa l'utenza che, per interventi di manutenzione straordinaria di competenza del Comune di Roma, il parcheggio sarà temporaneamente chiuso dalle ore 00.00 del giorno 17/12/2017 e quindi da tale data i veicoli dovranno essere rimossi". Agli utenti del parcheggio interrato a tre piani, che conta ben 400 posti auto, sono stati concessi sette giorni di preavviso. E sulle tempistiche per la riapertura nessuna informazione.

A poco è valsa la promessa di rimborso o di sconto con il pagamento ridotto del 50% per gli abbonati e la possibilità di richiedere la restituzione parziale per quanti hanno già versato l'importo annuale. Domani mattina, dalle 10 alle 13, i cittadini hanno lanciato un sit-in di protesta proprio fuori dalla struttura per far sentire la propria voce. "Perché ci avvisano solo adesso? Non c'è stata alcuna trasparenza" racconta Riccardo Varanini, presidente dell'ormai storica Associazione Artù, che lavora in difesa della tutela urbana nel II Municipio. "Ci chiediamo come mai si scelga di lasciar chiudere una struttura che produce entrate considerevoli all'Atac". I parcheggi costano ogni mese da un minimo di 110 euro a un massimo di 250 per quello coperto e da un minimo di 80 ad un massimo di 140 per quello scoperto. Senza contare la sosta a rotazione: 2 euro all'ora. E fino a 12 ore: 14 euro. Il tutto per 430 posti. 

La necessità di effettuare i lavori, però, non sarebbe un fulmine a ciel sereno. Secondo quanto si apprende, il 17 dicembre scadono le certificazioni di sicurezza richieste per legge. "Una data conosciuta da tempo" continua Varanini, che fa scattare in automatico una domanda: "Perché non sono stati programmati prima? Perché non abbiamo informazioni sulla riapertura?". 

Scatta la protesta. Non è la prima volta che accade. Tra le delibere passate alla storia come 'pacchetto urbanistico' che aveva approntato l'ex amministrazione di Gianni Alemanno c'era infatti anche la numero 129 che prevedeva l'affidamento della gestione di tre strutture, mercato e parcheggi interrati, a operatori privati in cambio di lavori di riqualificazione e di una quota di alloggi di housing sociale. C'era via Antonelli, via Magna Grecia e via Chiana, appunto. Quelle delibere non vennero mai approvate ma la mobilitazione cittadina fu talmente infuocata e costante da lasciare un segno nella memoria di tutti. La paura è che, una volta chiuso, il non riapra per lungo tempo. Troppo. 

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