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Notti fuorilegge al quartiere Trieste: residenti e commercianti sul piede di guerra

Gli abitanti esasperati: “Strillano, sporcano, deturpano le facciate dei palazzi eleganti della zona, fanno le corse con le minicar”. Pronta una petizione per chiedere un presidio fisso delle forze dell’ordine nella zona ogni fine settimana

Non sono soltanto Trastevere, Ponte Milvio e Campo de’ Fiori,  i quartieri ad avere il cruccio della movida notturna.  A quanto pare,  anche il quartiere Trieste,  uno dei quartieri “bene” della Città Eterna,  comincia a soffrire il disagio e il caos delle “notti fuorilegge”  dei giovanissimi.  “Questi ragazzi non hanno alcun rispetto per il diritto dei residenti alla quiete e tranquillità pubblica”,  lamentano alcuni degli abitanti di Piazza Caprera e di Piazza Trasimeno,  i due principali punti nevralgici del quartiere  a soffrire di questa grave problematica. 

“Urlano a voce alta,  ballano con la musica a tutto volume,  litigano tra di loro bestemmiando e prendendosi a male parole,  così come capita, spessissimo, di vederli sporcare e deturpare le facciate dei palazzi, le auto,  e le strade della zona con lanci di uova,  acqua e farina”,  continuano i residenti,  i quali,  inviperiti ed esasperati dai continui e ripetuti disagi,  hanno deciso di perorare una petizione a carattere popolare e territoriale,  “attraverso la quale chiediamo,  alle autorità competenti di Pubblica Sicurezza,  di disporre un presidio fisso ogni fine settimana,  al fine di evitare il continuo proliferarsi di questi gravi disagi che
attengono al disturbo  della quiete e tranquillità pubblica,  soprattutto notturna”. 

Un dipendente del bar di Piazza Caprera racconta di aver visto “questi ragazzi fare delle corse assurde con le minicar, con sgommate quando arrivano e sgommate quando ripartono,  così come ho visto,  diverse volte,  ragazzi che,  giocando a pallone,  colpiscono alcuni passanti o persone che sono in motorino,  senza chiedere loro neanche scusa”.  Insomma,  un quartiere che,  da sempre,  la tradizione ritiene un “salotto buono”  della Capitale,  e che si sta,  al contrario,  gradualmente trasformando in territorio “fuorilegge”,  a causa dell’inciviltà e della eccessiva  maleducazione dei suoi giovanissimi. 

“Ma nessuno li denuncia a questi teppisti”,  si chiede un anziano e verace abitante di Piazza Caprera,  “perché le forze dell’ordine non gli dicono mai niente,  e non intervengono tempestivamente per mettere un freno a questa drammatica situazione”?  “Forse perché sono figli di papà”,  gli risponde,  a pochi metri di distanza,  un altro cittadino abitante di Piazza Caprera,  che affaccia proprio sulla strada.

A Piazza Trasimeno,  la situazione rimane,  pressochè,  immutata,  soprattutto nei pressi del bar Tortuga,  il quale è,  da sempre,  un punto di ritrovo per tutti coloro che frequentano il prestigioso liceo classico Giulio Cesare di Corso Trieste,  e non solo,  visto che,  ad esso,  confluiscono anche i ragazzi che frequentano le altre scuole della zona.  I proprietari del bar Tortuga lamentano “la mancanza di civiltà da parte di questi giovani,  e,  soprattutto,  la totale assenza di rispetto verso le cose altrui,  con lanci di sanpietrini con l’intento di frantumare le finestre del liceo Giulio Cesare,  cabine telefoniche della zona totalmente in mille pezzi,  fino ad arrivare alla ignobile e grave deturpazione dello stabile adiacente lo stesso bar Tortuga,  dove il muro di cinta è stato completamente distrutto,  una vergogna assoluta”. 

Staremo a vedere quali saranno le contromisure che verranno adottate dagli organi e dalle istituzioni competenti,  per arginare questa piaga sociale.
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