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Operaio morto, Romametropolitane: “Non doveva essere lì”

Il presidente di Romametropolitane esclude che l'operaio sia finito nell'azoto liquido e crede che sia "prematuro parlare di relazione tra il decesso del tecnico e le attività"

Giovanni Ascarelli, il presidente di Romametropolitane, in merito alla morte dell'operaio dichiara: “La meccanica dell'accadimento è difficile da comprendere. Di sicuro c'è che l'operaio Bruno Montaldi non doveva essere, da solo, nel luogo in cui è stato trovato". "Siamo tutti sotto choc e vicini non solo alla famiglia dell'operaio, ma anche ai suoi compagni di lavoro - aggiunge - il fatto che si sia mosso da solo, anche in presenza di un'anomalia, in una zona in cui avrebbe dovuto intervenire dopo aver chiamato la squadra rende l'indagine più complessa". "Forse un impulso, un istinto - afferma Ascarelli - ha spinto Montaldi a spingersi in quella zona". Il presidente della società Romametropolitane esclude, inoltre, che l'operaio sia finito nell'azoto liquido. "Un episodio che ci amareggia profondamente - conclude - anche perché siamo stati sempre indenni da incidenti sul lavoro. Si tratta di morte che ha un significato profondo perché avvenuta nell'esercizio di un'attività per la città di Roma".

Quindi, dalla società arriva il messaggio di cordoglio alla famiglia: "Tutti i dirigenti e le maestranze del Cantiere - si legge nella nota - si stringono intorno alla famiglia del tecnico della Icotekne scomparso oggi ed esprimono loro le più sentite condoglianze, dando fin d'ora la disponibilità a supportarli con ogni mezzo in questa dolorosa vicenda".

"Metro B1 sottolinea, peraltro - si aggiunge - che dalle prime verifiche effettuate sul luogo dell'incidente, è assolutamente prematuro parlare di relazione tra il decesso del tecnico e le attività che egli svolgeva sul posto di lavoro". Montaldi, secondo Metro B1, "doveva infatti controllare, attraverso un sistema informatico situato a livello stradale, i manometri delle attività di congelamento e non era autorizzato a scendere nella zona in cui è stato trovato il cadavere. Peraltro i primi rilievi confermano che non vi sia stata nella notte alcuna anomalia di funzionamento tale da dover giustificare un intervento dei tecnici della sicurezza né tanto meno la discesa del tecnico nell'area in cui è stato trovato". "Inoltre, è assolutamente destituito di fondamento - sostiene la nota di Metro B1 - che l'uomo sia precipitato per decine di metri, attesa la mancanza di ogni segno di caduta sul corpo, e che sia stato rinvenuto in una pozza di azoto liquido, visto che il gas necessario al congelamento scorre in serpentine sigillate e non può trovarsi allo stato liquido in luoghi aperti". "Si confida - conclude - che le indagini della magistratura possano accertare quanto prima le dinamiche dell'incidente che, allo stato dei fatti noti, appare assolutamente da chiarire, mentre non trovano alcuna conferma le prime notizie diffuse dalla stampa. Metro B1 ricorda inoltre che il cantiere è stato recentemente premiato proprio per l'attenzione assoluta alle norme relative alla sicurezza sul lavoro, che vengono rispettate con il più assoluto rigore e sono oggetto di continuo controllo". (Fonte Ansa)

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