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Sabato, 20 Aprile 2024
Flaminio

Viale del Vignola: luci spente in difesa dei platani e contro il parcheggio interrato

A lanciare l’iniziativa è l’associazione Amici di Ananke Flaminio che sta già lavorando alla prossima mossa: sottoporre 9 pungenti domande all’amministrazione comunale capitolina

Oggi alle 21 i cittadini del quartiere Flaminio spegneranno le luci per 15 minuti. L’iniziativa lanciata dall’associazione Amici di Ananke Flaminio servirà per ribadire la contrarietà degli abitanti della zona alla costruzione dei parcheggi interrati e la loro determinazione nella difesa dei platani di Viale del Vignola.

L’associazione, inoltre, sta già lavorando per l’azione successiva. Lo scorso 9 luglio i membri del gruppo si sono riuniti ed hanno stilato 9 pungenti domande che prossimamente sottoporranno agli amministratori pubblici. Vogliono delle risposte precise su diverse e delicate problematiche legate alla questione parcheggi interrati e platani.

In attesa delle risposte ufficiali ve le proponiamo di seguito

1)Considerando i costi, i rischi e i danni collaterali, ritenete che la costruzione di parcheggi interrati nel quartiere Flaminio sia una scelta per il bene della collettività?

2)Quali misure intendete prendere per assicurarvi che gli acquirenti dei box rispettino l’obbligo di utilizzarli come riparo delle auto e non , come è più volte accaduto, come magazzini o cantine?

3)Come mai, a fronte di una situazione di diffusa illegalità, che rende difficile non solo la viabilità delle auto private, ma anche dei mezzi pubblici, persiste una totale mancanza di controllo da parte della polizia municipale? Quante contravvenzioni sono state fatte nell’ultimo anno in piazza Gentile da Fabriano alle auto che ogni sera vengono abbandonate in mezzo alla piazza? Come mai i parcheggiatori abusivi lavorano indisturbati da anni senza che si sia mai visto un intervento dei vigili?

4)Non ritenete che alterare una situazione idrogeologica già così precaria con uno scavo profondo, esponga gli edifici adiacenti a un rischio di cedimento, difficilmente calcolabile?

5)Non ritenete che, quando sono in gioco non solo beni materiali, ma anche la sicurezza fisica dei cittadini, non esista nessuna soglia di rischio accettabile?

6)Come intendete garantire la sicurezza dei cittadini, dato che crolli e cedimenti durante gli scavi per i parcheggi sono tutt’altro che rari?

7)Come mai in tutte le grandi capitali europee ogni più piccolo spazio comune della città è curato minuziosamente con interventi che intendono restituire alla cittadinanza angoli di quiete e di bellezza, mentre nella nostra città gli stessi spazi vengono aggiustati alla meglio con grossolana parsimonia e lasciati degradare rapidamente? Non credete che non esistano solo i diritti degli automobilisti ma anche quelli degli anziani che prendono il fresco sulle panchine, dei bambini che giocano, delle persone che amano passeggiare? Come intendete tutelare la sicurezza degli utenti dei parcheggi sotterranei?

8)Ritenete che la morte di alberi che da decine di anni ornano le nostre strade sia un “danno collaterale” accettabile? Quanto valgono economicamente gli alberi condannati? E’ un costo che è stato calcolato nel “budget” della costruzione dei parcheggi privati? E sono stati calcolati anche i danni “esistenziali” per i residenti?

9)Quali sono i vantaggi per la collettività della costruzione dei PUP nel quartiere Flaminio? Quanto ricava economicamente il Comune dalla costruzione dei PUP? Quanto guadagna la ditta appaltatrice? Considerato il margine di rischio che presentano simili opere, e considerato che non si tratta di opere di grande utilità pubblica, come una metropolitana, ma solo di qualche posto macchina o cantina per un numero esiguo di abitanti, non ritenete che la somma di costi e benefici sia a saldo negativo per i cittadini?
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