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Parioli

II municipio, nelle scuole parte il progetto 'salvavita'

Del Bello e Gisci: "Al via la formazione gratuita alle manovre di disostruzione pediatrica per insegnanti, genitori, nonni e tutti coloro che accudiscono i bambini"

Bastano pochi movimenti, ben assestati, per salvare una vita umana. E infatti si chiama 'salvavita' il progetto che parte ufficialmente oggi nel II municipio. Dopo la fase preliminare dei mesi sono scorsi durante i quali 2500 persone sono state formate alle manovre di disostruzione delle vie aeree in età pediatrica e adulta, oggi il percorso diventa strutturato. Saranno coinvolte tutte le scuole dell’infanzia del territorio e installati cinque defibrillatori. Oltre alla formazione del personale educativo è previsto un calendario di eventi aperti alle cittadine e cittadini del II Municipio che si terranno in alcune strutture del territorio: centro anziani, scuole, luoghi di aggregazione. 

IL CALENDARIO - Primo appuntamento mercoledì 25 gennaio alla scuola Montessori di Santa Maria Goretti. Si prosegue con un corso al mese fino al prossimo autunno a cui potranno partecipare genitori, nonni e tutti coloro che vorranno conoscere gratuitamente dei semplici movimenti per provare a salvare vite umane in caso di necessità. Sono inoltre previste due grandi iniziative che potranno ospitare centinaia di persone alla biblioteca Nazionale. Sul sito del Municipio sarà gradualmente aggiornato il calendario con le modalità per partecipare. 

I DATI - Un procedimento importante, soprattutto per le scuole dove vivono tutti i giorni tanti minori. Una delle cause più frequenti di arresto cardiaco nei bambini, infatti, è l’ostruzione delle vie aeree: per questo motivo perdono la vita numerosi bambini ogni anno, circa uno ogni 10 giorni. Il cibo è il principale responsabile delle ostruzioni. “Quando sono venuto a conoscenza di questi dati ho iniziato a informarmi e a pensare come un Municipio potesse intervenire in mancanza di una legislazione ad hoc” spiega l’Assessore alla scuola Emanuele Gisci. “Siamo partiti dalla scuola dell’infanzia e poi abbiamo deciso di coinvolgere anche i genitori e le persone che in famiglia si prendono cura dei bambini. Quindi abbiamo aperto il progetto anche a loro con gli eventi nel territorio. Pensiamo sia soltanto un piccolo primo passo verso una rivoluzione culturale che dovrà diventare egemone e ci batteremo in ogni luogo politico e istituzionale per attuarla. Una battaglia di civiltà e prima ancora di amore per la vita e per le persone”

LA PRESIDENTE - “Era inimmaginabile pensare che da un ruolo istituzionale municipale si potesse contribuire a salvare delle vite umane”, dichiara la presidente del Municipio Francesca del Bello che aggiunge: “Cercheremo ogni possibile interlocuzione per proseguire questo lavoro e perché il modello che abbiamo ideato con tanta passione e fatica possa essere replicato altrove: in tutto il comune di Roma ad esempio e negli Enti locali che vorranno adottarlo”. 

L'IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE - Un impegno importante dal momento che i dati raccontano come "Roma e tutta Italia siano in gravissimo ritardo sia rispetto alla formazione di persone a contatto con i bambini (a scuola, nelle palestre, ad esempio), sia rispetto all’obbligo da parte dei luoghi aperti al pubblico di dotarsi di un defibrillatore" si legge in una nota del Municipio che specifica: "Ne è testimonianza la proroga del Decreto Balduzzi che contiene le disposizioni per risolvere questo gap. Ma il II Municipio di Roma ha intrapreso un percorso rivoluzionario e unico in Italia anticipando gli obblighi di legge". Il dottor Marco Squicciarini che si occuperà concretamente della formazione spiega: "Siamo fanalino di coda in Europa. Si pensi che in molti Paesi dove per prassi nei luoghi pubblici c’è un estintore, quest’ultimo prevede accanto un defibrillatore. Quando c’è questo strumento e chi sa utilizzarlo c’è la vita protetta. Continuano a morire bambini e adulti perché nei luoghi in cui c’è un’alta concentrazione di persone non si acquista un elettrodomestico che costa meno dello smartphone”.

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