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Salario Salario / Via di Ponte Salario

Villa Ada, lepre morta sotto all'insegna dell'associazione i Leprotti: "E' un avvertimento"

Lo afferma il presidente Alessandro Leone: "Avvertiti anche i carabinieri". Lunedì avevano denunciato di essere rimasti chiusi dentro al parco perché il servizio giardini l'aveva chiuso per la caduta di alcuni alberi

Si è recato come tutte le mattine a Villa Ada per la sua consueta corsa nel parco. Ma oggi, proprio sotto all'insegna che racconta le attività dell'associazione i Leprotti di Villa Ada di cui è presidente, ha trovato una brutta sorpresa: la carcassa di una lepre morta. “Non credo sia possibile che un animale, tra l'altro il simbolo della mia associazione, si sia fermato per morire proprio sotto la nostra insegna”. Per questo Alessandro Leone ha pensato si tratti di un “avvertimento in stampo mafioso” e ha avvertito i carabinieri. Non solo. “Chiediamo risposte anche al municipio e agli assessorati competenti che siamo certi stigmatizzeranno quanto accaduto e metteranno tra le priorità il destino di Villa Ada”.

Presenti nel parco dal 1992, i Leprotti hanno all'attivo diverse battaglie per la tutela della storica villa romana. E negli ultimi giorni, la loro voce critica si è fatta sentire più volte. L'ultima lunedì scorso quando Leone, insieme a un gruppo di cittadini, è rimasto chiuso dentro al parco per circa un'ora perché il servizio giardini, preoccupato per la caduta di alcuni alberi su un'area giochi per bambini, aveva chiuso il cancello di via di Ponte Salario non avvertendo per tempo quanti già si trovavano all'interno. Ma non solo tutela del verde. La voce contraria dei Leprotti si è fatta sentire anche la scorsa settimana quando l'assessore alla Cultura Giovanna Marinelli ha proposto per il recupero delle scuderie il vecchio progetto risalente all'amministrazione Veltroni del Museo del Giocattolo.

“Dopo aver assistito ad un crescente interessamento di alcuni media nazionali nell’ultimo mese circa il degrado presente all’interno di Villa Ada, dopo aver scritto “allarmati” e con non poca preoccupazione a proposito della paventata 'operazione di recupero' di alcuni immobili storici presenti all’interno di Villa Ada al Presidente del II Municipio ed all’Assessore all’ambiente del Comune di Roma, dopo aver recentemente ribadito la nostra posizione di contrarietà in merito ad operazioni di 'privatizzazione' di parti della Villa, dopo aver sollecitato  l’Amministrazione comunale a fornire i necessari chiarimenti circa la 'disavventura' occorsa a diversi cittadini rimasti chiusi all’interno di Villa Ada” si legge in una nota. Questa mattina l'associazione “ha trovato un cadavere di 'lepus corsicanus', animale meglio conosciuto col nome di 'lepre italica' proprio sotto la bacheca utilizzata dalla nostra associazione sportiva 'Leprotti di Villa Ada' all’interno della Villa”.

Continua la nota: “Ci aspetteremmo, in realtà, ben altre risposte alle nostre civili, sempre rispettose dei compiti istituzionali, e legittime osservazioni e preoccupazioni di cittadini sullo stato di conservazione della villa” denuncia. “Villa Ada è quel gioiello che è, proprio grazie alle dure battaglie sostenute dai cittadini in passato, giunte sino all'esproprio della parte privata! Sarà dunque massima la nostra vigilanza per evitare ogni tentativo di intaccare in modo improprio questo insostituibile patrimonio pubblico”.

Il gesto è stato condannato dall'assessorato all'Ambiente di Roma Capitale: "Quanto accaduto stamattina a Villa Ada ci lascia sgomenti. Rimaniamo in attesa dell'esito delle indagini, ma condanniamo fermamente il gesto, sia che si tratti di un vile atto di violenza ai danni degli animali, a maggior ragione se dovesse rivelarsi come una intimidazione nei confronti dei Leprotti di Villa Ada".

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